Nell’attesa del tanto atteso Piano Strategico per la Zona Economica Speciale (Zes) Unica, cruciali direttive operative giungono a sindaci e imprese. Attraverso una missiva datata 28 febbraio, il coordinatore della Struttura unica di Palazzo Chigi, Antonio Caponetto, ha comunicato a tutti i sindaci dei Comuni interessati e alle associazioni imprenditoriali gli orientamenti operativi riguardanti la Zes Unica, istituita in sostituzione delle 8 zone regionali e interregionali del Sud. Tali orientamenti si rivelano essenziali in attesa dell’emanazione del Piano strategico triennale, previsto dal decreto Sud del settembre 2023, il quale delineerà i settori prioritari da promuovere e gli investimenti da privilegiare, ma la cui pubblicazione è attesa ancora per alcuni mesi.
Nel contesto di tale incertezza, il 20 febbraio scorso si è tenuta la riunione della cabina di regia interministeriale, che ha deciso di formulare un atto di indirizzo su proposta del Ministro per gli Affari Ue, il Sud, la Coesione e il Pnir, Raffaele Fitto. La lettera inviata specifica che, sino all’approvazione del Piano, potranno beneficiare del regime semplificato dell’autorizzazione unica i progetti riconducibili alle aree precedentemente incluse nelle 8 Zes regionali, a condizione che siano conformi al Piano di sviluppo strategico già adottato per tali zone. Questa disposizione mira a preservare, in determinati casi, iniziative nei settori commerciale e turistico, esclusi dalle disposizioni del decreto Sud dello scorso settembre. Tuttavia, i progetti relativi ad altre aree delle regioni coinvolte dovranno rimanere all’interno dei normali iter amministrativi.
Si evidenzia la necessità che gli investimenti si concentrino principalmente in aree industriali o destinate a insediamenti produttivi, con l’obiettivo di realizzare nuovi stabilimenti, ampliare quelli esistenti o riconvertire quelli già operativi. In particolare, la lettera precisa che i progetti che non soddisfano tali requisiti rientreranno sotto la competenza dei Suap comunali. Va sottolineato che, in base al decreto, non rientrano nell’ambito dell’autorizzazione unica i progetti relativi alle attività commerciali disciplinate dalla legge sul commercio, né quelli soggetti a procedure quali Scia, Scia unica e Scia condizionata, né ancora quelli riguardanti impianti e infrastrutture energetiche o opere di competenza territoriale degli aeroporti, oltre agli investimenti esteri di interesse strategico nazionale.
Queste indicazioni rappresentano un punto di riferimento cruciale per sindaci e imprese mentre si prosegue nell’attesa del definitivo Piano strategico per la Zes Unica, auspicando che possano fornire la necessaria chiarezza e orientamento in un contesto ancora in evoluzione.